mercoledì 6 giugno 2012

SELF SERVICE

Online un nuovo progetto fotografico, Self Service.


Penso che sia evidente l'influenza degli artisti che più stimo, citati anche su questo blog.
E' inutile star qui a spiegare, vorrei semplicemente che fossero le immagini a comunicare con forza e passione il loro messaggio. Solo se sarà così mi riterrò davvero soddisfatto.




Click qui per il progetto completo.

mercoledì 4 aprile 2012

Robert Mappelthorpe - Sacro e Profano

Robert Mappelthorpe. Dopo di lui, solo una serie di pessimi imitatori.


La personale dedicata al fotografo allo Spazio Forma di Milano è una gran bella mostra (illuminata malissimo).
Forma, essenza, luce, equilibrio, ricerca, corpo. 
Ogni singola fotografia parla questo linguaggio e merita di essere ammirata. Si percorre una breve storia tra piccolissime polaroid acerbe ma già personalissime ed immagini fortemente riconoscibili e di perfezione formale incontestabile.
Autoritratti, nudi, peni, fiori, ritratti e bambini. Tutto è scultoreo, evocativo e sensuale.
Ogni soggetto è straordinariamente carico di vitalità seppure immobile. 
Sacro e profano.



Sarebbe stato interessante vedere molte altre fotografie. Le più estreme, ad esempio, non sono esposte in questa personale. Peccato, alla fine la nota stonata è proprio questa. Ho avuto l'impressione che si sia cercato di avvolgere l'artista in un pudore che non gli appartiene, di conferirgli un'immagine più... pulita. Eppure basta un'occhiata su google immagini per capire che c'è molto, molto altro da vedere, cose che col comune senso del pudore hanno ben poco a che fare. 
Un giorno sazierò la mia curiosità.


(A)

mercoledì 7 marzo 2012

LaChapelle a Milano - Nature Morte

“Potrei definire artista chi riesce a rendere interessante una natura morta” 
dice una mia amica.

Scoprire che c'è una mostra di LaChapelle a Milano, per di più gratuita, è una di quelle occasioni da non perdere. Non mi lascio scoraggiare dall'idea che si tratti di una serie di Nature Morte. Potrebbe LaChapelle trattare il tema in modo banale? 
No, infatti.
   
   
Le opere sono esposte in una piccola galleria chic, pomposa e al tempo stesso raffinata. Proprio a causa dei limiti di spazio ci sono opere poggiate a terra, quadri, sculture, capitelli, tutto è antico... e il colore di LaChapelle emerge con una forza travolgente. Stampe alte 1 metro e 60 si fanno studiare nel dettaglio, mi seducono, mi rapiscono. Il tempo per fissare immagini così non è mai abbastanza, ogni volta che appoggio lo sguardo scopro un dettaglio, una metafora, un colore nuovo.

Il gallerista mi informa che questo è uno degli ultimi progetti di LaChapelle, che sta provando ad intraprendere una nuova strada per discostarsi dall'immaginario collettivo di fotografo di moda e dello Star System. Beh, se queste sono le premesse... 
mi aspetto grandi cose!
   


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